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CDR protagonista nell’innovazione della zootecnica sostenibile

Nuovo progetto di ricerca a supporto delle nuove tecniche di allevamento e miglioramento filiera ovina promosso dal Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna insieme alle aziende che coinvolge l’Università di Sassari.

Nuove tecniche di ingrasso degli ovini di razza sarda e incroci con arieti da carne per migliorare e diversificare la qualità delle carni ovine in Sardegna. Il tutto per rafforzare la filiera e il mercato delle carni, in particolare dei capi a fine carriera da destinare al macello, ma anche degli agnelloni pesanti, puntando sul perfezionamento della alimentazione.

È l’obiettivo del progetto Incovi, che coinvolge aziende agricole, agroalimentari, l’Università di Sassari e il Consorzio per la Tutela della IGP Agnello di Sardegna (Contas). «Si tratta di un progetto che non poteva che coinvolgerci direttamente – spiega Battista Cualbu, presidente del Consorzio con sede a Macomer –, il Contas è sempre particolarmente attento alle novità nelle tecniche di allevamento e al miglioramento della filiera della carne ovina, prelibata ma che ha poco spazio nel mercato e che grazie a questo progetto può trovare una più ampia collocazione».

Azienda capofila del progetto è la Daga Carni Srl. «Adottiamo una strategia che coinvolge tutti gli attori presenti sul territorio, essenziale per promuovere la sostenibilità economica delle aziende ovine e aumentare la competitività dell’intera filiera delle carni ovine sarde a livello nazionale e internazionale”, afferma Angelo Daga, imprenditore e socio dell’azienda di macellazione.

Fondamentale il lavoro dell’Università di Sassari. «È importante porre attenzione scientifica all’alimentazione degli ovini a fine carriera, valorizzando dove possibile le razze sarde autoctone. Questo progetto rappresenta un cambio di rotta in un’ottica di sviluppo virtuoso e diversificazione dei prodotti delle aziende zootecniche sarde», spiega il professore Antonello Cannas, ordinario del Dipartimento di Agraria UNISS e coordinatore del progetto di ricerca, al quale collaborano, con lo scopo di migliorare la qualità delle carni trasformate, anche il professore Costantino Fadda e la professoressa Alessandra Del Caro, dello stesso dipartimento.

Il progetto prevede anche di migliorare le tecniche di allevamento e trasformazione di agnelloni da carne, ottenuti incrociando pecore sarde con arieti di razze da carne. «Questa ricerca – spiega il direttore del Contas, Alessandro Mazzette – si inserisce all’interno di una serie di altri progetti che riguardano la produzione delle carni d’agnellone che stiamo seguendo con grande interesse. Il mercato delle carni ci chiede produzioni costanti durante l’anno con protocolli standardizzati e animali di maggior peso, questo impone una parziale revisione dei sistemi di allevamento e alimentazione. È importante sottolineare che gli incroci, vista la loro stagionalità, non saranno mai in competizione con l’agnello da latte IGP che continuerà a essere prodotto in toto con la razza sarda».

Al gruppo operativo partecipano anche Sardinya Carni Srl, responsabile della commercializzazione delle carni sul territorio locale, la Cooperativa Produttori Arborea, che contribuirà alla realizzazione di miscele per l’alimentazione zootecnica, e le aziende agricole Demetra, Nuraghe Elighe e l’OP Unione Pastori soc. coop. Agr., coinvolte in tutte le fasi di ricerca sul campo. Il progetto Incovi è coordinato da Sarca Srl, con il dottor Marco Valerio Francone della MV Consulting come responsabile tecnico-scientifico, mentre la Credit Data Research Italia, azienda specializzata in finanza agevolata, si occuperà della gestione e la rendicontazione del progetto.

«Per noi di Credit Data Reserch è la prima volta in un progetto di filliera nel settore ovino in  Sardegna – spiega la referente Daniela Auzzas – siamo sicuri che gli obiettivi della ricerca potranno fungere  da volano per future attività imprenditoriali».