L’Unione Europea risponde alla crisi sanitaria con il Recovery Fund, ribattezzato Next Generation EU (NGEU): un programma di portata e ambizione inedite, con risorse per 750 miliardi di euro per investimenti e riforme in transizione ecologica e digitale, formazione ed equità.
L’Italia è la prima beneficiaria delle risorse finanziarie di NGEU: oltre 200 miliardi di euro saranno erogati nei prossimi sei anni per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano approvato dall’Europa, formalizza le modalità d’impiego delle risorse finanziarie stanziate.
La pubblicazione delle misure con cui il Governo darà attuazione al PNRR è in itinere: ad oggi risultano emanati 113 bandi e molti altri sono in fase di elaborazione.
Si tratta di un momento storico di grande rilevanza per il futuro dell’Italia e dell’intera Comunità Europea, in cui una quantità di risorse mai vista prima viene messa a disposizione degli stati membri virtuosi che sapranno impiegarle nei modi e nei tempi previsti. Esiste una rigida tabella di marcia che impone ai governi il mantenimento e l’acquisizione di determinati requisiti per ottenere i fondi anno dopo anno.
Il mondo delle aziende vede oggi l’iniziativa con grande interesse, ma prevale un clima di attesa circa le reali possibilità offerte dalle normative in fase di pubblicazione ed al modo in cui gli operatori affronteranno questa sfida: sono d’obbligo alcune considerazioni.
Il PNRR non introduce novità dal punto di vista tecnico: gli strumenti di Finanza Agevolata previsti sono i medesimi su cui lavorano ogni giorno le società di consulenza come Credit Data Research Italia. La caratteristica inedita del PNRR è la quantità di misure che verranno attuate, con la garanzia della loro stabilità grazie ad un piano organico ed un orizzonte temporale ben definito imposti dall’Europa. Le aziende avranno bisogno di sapersi orientare e valutare l’accesso alle misure immediate, ma dovranno anche saper integrare la finanza agevolata nella programmazione strategica, come canale di finanziamento privilegiato per la propria crescita.
Gli impegni presi dall’Italia la vincolano al raggiungimento di risultati e obiettivi per ottenere, nell’arco di sei anni, le rate delle risorse finanziarie stanziate per il paese, che ammontano ad oltre 200 miliardi di euro. Mai prima d’ora il contesto è stato così favorevole per una pianificazione degli investimenti nel medio periodo, includendo la finanza agevolata come elemento integrante della strategia d’impresa.
La differenza in termini concorrenziali fra le aziende che si orienteranno sull’ottenimento di piccoli benefici immediati e quelle che sapranno programmare un accesso efficiente e regolare agli strumenti di finanza agevolata, sarà presto evidente.
La necessità di programmare gli investimenti richiede un partner che disponga dell’esperienza, della struttura e del network adeguati a supportare qualsiasi iniziativa imprenditoriale. Individuare il mix di agevolazioni che nel corso del tempo garantisca un flusso ottimale di risorse finanziare per la ripresa e la crescita, richiederà una consulenza di qualità e non improvvisata.
È prevedibile che, al termine di questa iniziale fase di attesa, un numero molto elevato di aziende si rivolgerà ai professionisti della finanza agevolata: arrivare per primi significa essere pronti, con un consulente che abbia già valutato risorse e progetti della propria azienda, a beneficiare degli incentivi previsti dal PNRR. Gli esperti di CDR Italia stanno già monitorando tutte le normative e le fonti d’informazione istituzionali per supportare le aziende in questa importante fase di crescita per il paese, e sono a disposizione degli imprenditori che desiderino ottenere il massimo vantaggio dalle opportunità in arrivo con il PNRR.