Credito d'imposta beni strumentali

Innova la tua impresa in chiave 4.0

cdr

Misura volta a sostenere il processo di transizione tecnologica e digitale

OBIETTIVI

Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali 4.0 è stato istituito in sostituzione dell’iperammortamento. La disciplina è stata modificata una prima volta dalla legge di Bilancio 2021 e una seconda volta dalla Legge di Bilancio 2022. Quest’ultima, nell’ambito di una più ampia stabilizzazione del Piano Transizione 4.0 diretto ad accompagnare le imprese nel processo di transizione digitale delle imprese italiane, proroga e rimodula fino al 31 dicembre 2025 la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, sia materiali che immateriali, nuovi.

In particolare, in riferimento ai beni materiali ed immateriali “Industria 4.0“, il soggetto beneficiario è tenuto – oltre determinati limiti di spesa (€300.000) –  a dotarsi di una perizia asseverata, rilasciata da un ingegnere o un perito industriale iscritto all’Albo professionale, da cui risulti che i beni possiedono le caratteristiche tecniche previste e la relativa interconnessione al sistema aziendale.

AGEVOLAZIONE

L’agevolazione si configura con un credito d’imposta, le cui aliquote e massimali di spesa sono distinti sul costo di acquisizione in relazione alle diverse tipologie di beni agevolabili:

  • Beni materiali ordinari
  • Beni materiali 4.0
  • Beni immateriali 4.0

Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, non interessato da interventi di potenziamento nella Legge di Bilancio 2023, prevede per il triennio 2023-2025 un dimezzamento delle aliquote per i beni materiali 4.0 rispetto a quelle del 2022, un progressivo décalage fino al 2025 delle intensità di aiuto per i software 4.0 e nessuna agevolazione per i beni ordinari. L’intensità dell’agevolazione andrà quindi valutata considerando sia la tipologia che il momento dell’effettuazione dell’investimento.

How to

Come si svolge il servizio

SPESE AMMISSIBILI

Sono agevolabili investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio di impresa (ordinari e 4.0 ricompresi nell’Allegato A annesso alla L. 232/2016) e in beni immateriali nuovi strumentali all’esercizio di impresa (ordinari e 4.0 ricompresi nell’Allegato B annesso alla L. 232/2016) destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato:

  • effettuati dal 16/11/2020 al 31/12/2025;
  • ovvero effettuati entro il 30/06/2026 a condizione che entro il 31/12/2025:
    • il relativo ordine risulti accettato dal venditore;
    • sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

BENEFICIARI

  • Imprese residenti nel territorio dello Stato - comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti - indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
  • Esercenti arti e professioni (solo per beni diversi da quelli indicati sugli Allegati A e B della L. 232/2016 ).

Approfondimento: l'attestazione ed il mantenimento nel tempo dei requisiti obbligatori

LA PERIZIA TECNICA

L’impresa che intende beneficiare del credito d’imposta 4.0 su beni strumentali nuovi di costo unitario superiore a € 300.000 è tenuta ad attestarne i requisiti 4.0 mediante una Perizia Tecnica redatta da un professionista iscritto all’apposito albo professionale. La perizia è consigliata anche per beni di costo pari o inferiore a € 300.000 poiché contribuisce a tutelare il legale rappresentante dall’assunzione di rischi e responsabilità, di natura civilistica e penale, legati alla dichiarazione sostituiva di atto notorio.

IL MANTENIMENTO NEL TEMPO DEI REQUISITI 4.0 OBBLIGATORI
Come richiesto dalla circolare AdE n. 9/E del 23/7/2021, il mantenimento dei requisiti obbligatori dei beni strumentali 4.0 oggetto del Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali 4.0, inizialmente accertati ed attestati da una perizia o da un’autocertificazione, deve essere documentato per tutto il periodo di fruizione dell’agevolazione attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, in quanto la trasformazione tecnologica e digitale in chiave 4.0 comporta che l’impresa operi effettivamente e costantemente secondo tali modalità.

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